Focus Energia: Agosto 2024

Focus Energia: Agosto 2024

Nel corso del 2024, il mercato dell’energia elettrica e del gas in Italia ha continuato a mostrare dinamiche complesse, influenzate da fattori geopolitici, climatici ed economici. La guerra in Ucraina e la transizione energetica europea hanno avuto un impatto significativo sui prezzi, mantenendoli ben al di sopra delle medie storiche, nonostante una relativa stabilizzazione rispetto agli shock del 2022. Questo articolo analizza l’andamento dei prezzi dell’energia elettrica e del gas, le previsioni per il futuro e l’impatto delle politiche ambientali e degli eventi internazionali su questi mercati cruciali per l’economia italiana.

Mercato dell’Energia Elettrica e del Gas in Italia

Il periodo compreso tra gennaio e agosto 2024 ha visto un’evoluzione complessa del mercato energetico italiano, influenzato da una serie di fattori sia interni che esterni. La crisi energetica globale, innescata dalla guerra in Ucraina, ha lasciato un segno profondo sul sistema energetico italiano, generando incertezza e volatilità dei prezzi.

Andamento prezzi energia elettrica

Dopo i picchi record del 2022, i prezzi all’ingrosso e al dettaglio hanno mostrato una certa stabilizzazione, sebbene siano rimasti su livelli superiori alla media storica degli ultimi 20 anni. L’aumento della produzione da fonti rinnovabili e le misure governative ed europee di contenimento, hanno contribuito a mitigare la pressione sui prezzi.

Alla fine del mese di luglio la Francia, grosso produttore di energia, soprattutto da fonti nucleari, a causa di problemi strutturali nella sua rete elettrica, ha annunciato che potrebbe ridurre le esportazioni di elettricità verso Italia, Germania e altri paesi europei. Questa decisione, motivata dalla necessità di garantire la propria sicurezza energetica, ha avuto e avrà ripercussioni significative sui prezzi dell’energia e sulla stabilità dei sistemi elettrici dei paesi importatori.

Infine nel considerare l’andamento dei prezzi dell’ultimo trimestre si aggiunga l’aumento dei valori del PUN dovuto fattori climatici. Come ormai consuetudine l’aumento dei consumi di energia per il condizionamento nei mesi estivi influenza pesantemente il prezzo del Kwh.

Prezzo PUN 2024

Previsioni Prezzi dell’Energia Elettrica

Come abbiamo visto il prezzo dell’energia dipende da una somma di fattori: la domanda e l’offerta a livello nazionale ed europeo, influenzate a loro volta dalla crescita economica e dalla stagionalità; le condizioni meteorologiche, che determinano la produzione di energia rinnovabile e influiscono sui consumi per il riscaldamento e raffrescamento degli ambienti; la situazione geopolitica internazionale.

Le previsioni per l’ultimo quadrimestre al momento stimano un valore del PUN non superiore a 0.103 euro\Kwh, un livello in leggero calo rispetto ai valori di luglio e agosto ma comunque un livello alto se consideriamo i prezzi degli ultimi anni.

Andamento prezzi Gas Metano

Gas: Anche i prezzi del gas hanno evidenziato una tendenza al calo rispetto ai massimi toccati nel 2022.

Negli ultimi 12 mesi si è assistito a una certa stabilizzazione dei prezzi, grazie a un clima più mite del previsto, all’aumento delle scorte e a misure politiche volte a contenere i rincari. Tuttavia, i prezzi rimangono ancora significativamente superiori ai livelli pre-crisi.

Nonostante la stabilizzazione, il mercato del gas rimane sotto la continua minaccia di una forte volatilità, con oscillazioni dei prezzi anche significative nel breve termine, in risposta a eventi geopolitici, condizioni meteorologiche e decisioni politiche.

Previsioni Prezzi del gas metano

Le previsioni indicano che il prezzo del gas per tutto il 2024 si attesterà ad un livello leggermente superiore del 10 /15 % rispetto ai valori attuali, una quota ampiamente superiore a quella pre-pandemia ma non particolarmente alta.

Fondamentale sarà l’evoluzione della situazione geopolitica mondiale; un eventuale escalation dei conflitti in Ucraina e Medio-oriente avrebbe ripercussioni fortemente negative sui prezzi.

Altri fattori che influenzano il prezzo del gas

  • Ripresa economica: la persistente ripresa economica e industriale post-pandemica aumenterà la domanda di energia, spingendo i prezzi al rialzo.
  • Politiche ambientali: le politiche per la sostenibilità e la transizione energetica porteranno a una maggiore tassazione dei combustibili fossili e a una maggiore volatilità dei prezzi.
  • Investimenti tecnologici: gli investimenti in nuove tecnologie energetiche, pur offrendo opportunità di risparmio, richiederanno ingenti investimenti iniziali che potrebbero ripercuotersi sui prezzi a breve termine.

In sintesi, il prezzo del gas nel 2024 sarà influenzato da una combinazione di fattori economici, ambientali e tecnologici, con una tendenza generale ad un aumento compreso tra il 15 e 25% nel prossimo anno.

NEWS ENERGIA

Il solare supera il carbone nella produzione elettrica dell’Ue

Nel 2022, per la prima volta, l’energia solare ha superato il carbone fossile nella produzione di elettricità nell’Unione Europea. Questo è un importante passo avanti nella transizione energetica del continente.

Questi i principali fattori che hanno contribuito a questo storico traguardo:

  • Solar boom: L’energia solare ha registrato una crescita record, passando dall’1% al 18% della produzione elettrica europea in soli 14 anni.
  • Declino del carbone: La produzione e il consumo di carbone fossile nell’UE sono scesi ai minimi storici, con una riduzione rispettivamente del 22% e del 23% nel 2023.
  • Diversificazione energetica: L’eolico e l’idroelettrico continuano a svolgere un ruolo chiave nella produzione di energia rinnovabile, garantendo una maggiore diversificazione delle fonti energetiche.
  • Impatto della guerra in Ucraina: L’invasione russa ha accelerato la transizione energetica dell’UE, portando a una riduzione delle importazioni di carbone dalla Russia.
  • Accumulo di scorte: Nonostante la diminuzione del consumo, l’UE ha accumulato scorte di carbone nel 2022, in previsione di possibili interruzioni delle forniture.

I dati Eurostat confermano una significativa svolta nella transizione energetica dell’UE, con un crescente affidamento sulle fonti rinnovabili e una diminuzione dell’utilizzo del carbone fossile.

Tuttavia, la strada verso un futuro energetico sostenibile è ancora lunga e richiede continui investimenti nelle tecnologie rinnovabili e nell’efficienza energetica.

Antitrust, azione di “moral suasion” verso 13 fornitori di energia e gas

Le società destinatarie della moral suasion sono Illumia, Jen Energia, Dolomiti Energia, Axpo Italia (Pulsee Luce & Gas), Ajo’ Energia, Acea Energia, Ecom-Energu Comune, Agsm Aim Energia, Hera Comm, Wekiwi, Omnia Energia, Semplice Gas & Luce, E.On Energia.

In particolare, l’Autorità ha effettuato un monitoraggio delle offerte commerciali proposte dalle principali società di vendita di energia elettrica e gas presenti sul mercato libero per verificare la trasparenza e la completezza delle informazioni promozionali fornite ai consumatori, con riguardo sia alle componenti economiche sia ai claim ambientali. L’Autorità ha riscontrato criticità nelle varie voci di costo perché mancava l’indicazione di alcuni oneri che compongono il prezzo dell’energia.

“Al termine del monitoraggio”, spiega l’Antitrust, “è stato rivolto alle società interessate l’invito ad integrare la propria informativa promozionale in modo chiaro ed esaustivo, attraverso l’indicazione di tutti gli oneri (discrezionalmente previsti dalle società di vendita) che compongono la spesa per l’energia”.

Google e Microsoft: giganti tecnologici, appetiti energetici

Due delle più grandi aziende tecnologiche al mondo, Google e Microsoft, consumano tanta energia elettrica quanto intere nazioni. È come se fossero piccoli stati, ma con un appetito energetico davvero sorprendente.

Secondo uno studio recente, nel 2023, sia Google che Microsoft hanno consumato circa 24 terawattora (TWh) di elettricità a testa. Questo significa che il loro consumo è paragonabile a quello di paesi come la Slovacchia o l’Ecuador, e supera quello di nazioni come l’Islanda e l’Azerbaijan.

Perché consumano così tanta energia?

La risposta è semplice: i data center di queste aziende, dove vengono archiviati e elaborati tutti i nostri dati, richiedono una quantità enorme di energia elettrica per funzionare. Inoltre, lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e di altri servizi digitali ha fatto aumentare ulteriormente il loro consumo energetico.

Questo consumo così elevato ha un impatto significativo sull’ambiente. Non a caso, sia Google che Microsoft hanno ammesso che le loro emissioni di CO2 sono aumentate in modo considerevole negli ultimi anni.

Se confrontiamo il consumo energetico di Google e Microsoft con quello di alcuni paesi, emergono alcune curiosità. Ad esempio, l’Azerbaigian, un paese con una popolazione di oltre 10 milioni di abitanti, consuma circa la stessa quantità di energia di questi due giganti tecnologici.

È chiaro che il consumo energetico delle aziende tecnologiche continuerà a crescere nei prossimi anni. Per questo motivo, è fondamentale che queste aziende investano in fonti di energia rinnovabile e adottino misure per ridurre il loro impatto ambientale.

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